Un urban thriller-horror-esoterico
Sono rimasto piacevolmente colpito da quest’opera di Mirco Tondi che ho recensito per il blog InfinitiMondi.
Una lettura che ci porta in un mondo dove i mostri nascono dalla ricerca disperata del profitto. I lavoratori diventano fini mezzi, molti si piegano, pochi resistono. Un libro maturo a cui dato il voto 7,5 (il mio massimo è 8) e una bella scoperta dal mondo della pubblicazione indipendente.
In generale, amo le opere che sanno unire alla piacevolezza della lettura delle tematiche più profonde, senza diventare dei pipponi filosofici. In questo libro Mirco Tondi riesce perfettamente, unendo i brividi dell’horror ad alcune riflessioni profonde, senza mai perdere un colpo (tranne che in qualche dialogo)
Dalla recensione sul blog:
Mirco Tondi regala un altro romanzo autoconclusivo destinato a far riflettere, dove le tematiche esoteriche e horror si mischiano con i problemi dei nostri tempi.
La storia è raccontata da tre personaggi: Alphons, un sindacalista che cerca d’opporsi alle spietate politiche aziendali; Masha, figlia del padrone della ditta di Alphons, che si troverà ad affrontare una dura scelta; e un poliziotto che indaga su una serie di misteriosi suicidi/incidenti di imprenditori che apriranno una voragine sulla componente horror/esoterica del romanzo.
Un quarto personaggio misterioso apparirà durante il libro, ma su di lui non dico niente per non fare spoiler.
Una cosa che mi ha piacevolmente colpito è l’abilità di Mirco Tondi nel mischiare scorrevolezza, suspense e tematiche impegnative, quali l’ingiustizia sui posti di lavori, la solitudine e l’oppressione della routine quotidiana.
Dopo un inizio lento, in cui è descritta la lotta tra lavoratori e imprenditori, il romanzo accresce gli elementi di mistero diventando sempre più intrigante, mantenendo uno stile schietto che non fa perdere il ritmo alla storia. Le descrizioni sono appropriate e riescono non solo a far immaginare la scena, ma aiutano a calarsi nell’ambientazione. Anche i dialoghi sono piacevoli e realistici e, a parte qualche monologo un po’ troppo lungo e qualche pensiero un po’ forzato, riescono a rendere bene le vicende…
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